IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
COS'E': la caratteristica essenziale del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) si riferisce alla presenza di ricorrenti, intrusive e disturbanti ossessioni e compulsioni.
Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che vengono esperite come intrusive e inappropriate e causano in genere ansia e marcato disagio. Sono quasi invariabilmente penose e sgradevolmente ripetitive per la persona che ne soffre. Dato il loro carattere invasivo le ossessioni possono distrarre e quindi favorire un’insufficiente esecuzione in compiti che richiedono concentrazione.
Le più frequenti sono pensieri ripetitivi di contaminazione (ad es. quando si tocca qualcuno o qualcosa), dubbi ripetitivi circa un possibile danno (ad es. aver lasciato i rubinetti dell’acqua aperti), la necessità di avere le cose in un certo ordine (ad es. oggetti disposti in maniera simmetrica), impulsi aggressivi o terrifici (ad es. aggredire una persona cara) e fantasie sessuali (ad es. immagini pornografiche). In genere l’individuo cerca di ignorare o sopprimere tali pensieri o immagini oppure di neutralizzarli con altri pensieri e azioni (compulsioni) senza successo.
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (ad es. lavarsi le mani, controllare) o “azioni” mentali (ad es. ripetere mentalmente numeri o parole) che hanno come obiettivo quello di prevenire o ridurre l’ansia o il disagio, e comunque non quello di apportare piacere o gratificazione. Inoltre non risultano nella realizzazione di compiti che si possano considerare utili, sono chiaramente eccessive e non connesse in modo realistico con ciò che sono designate a neutralizzare o prevenire. In genere la persona si sente spinta a mettere in atto la compulsione per diminuire il disagio che accompagna un’ossessione oppure per prevenire qualche evento o situazione temuti.
Le forme più comuni si rifanno ad atti di pulizia e di auto-pulizia, controllo, conteggio, richieste di rassicurazioni, ripetizioni di azioni e ricerca dell’ordine.
Statisticamente si osserva una prevalenza nel corso della vita del 2,5% della comunità e solitamente l’esordio si verifica nell'adolescenza e nella prima età adulta, anche se può verificarsi già nell'infanzia. Nei maschi l’età tipica di esordio varia tra i 6 e i 15 anni mentre nelle femmine varia tra i 20 e i 29 anni. Nella maggior parte dei casi l’esordio è graduale, anche se in molti casi si è notato in acuto ed il decorso è genericamente cronico con intervalli di maggior o minor intensità.
PERCHE' SUCCEDE?: la presenza di azioni e pensieri disturbanti e ripetitivi è un fenomeno che non si presenta solo in persone affette da una patologia psicologia ma appare in forma non disturbante nella maggior parte delle persone, almeno in alcuni periodo della vita (vedi ad esempio i comuni rituali superstiziosi). Più specificamente, alcune ricerche
su ampi numeri di persone della popolazione generale hanno evidenziato come sia alquanto universale e quindi naturale la presenza di immagini, idee ed impulsi intrusivi e disturbanti. Ciò che rende differente e quindi favorisce un Disturbo ossessivo compulsivo consiste nell'errata interpretazione di tali fenomeni mentali, in quanto vengono considerati come un segno negativo realistico e prognostico di sé stessi e dei propri comportamenti. Ad esempio, intrusioni mentali aggressive vengono interpretate come indice di una propria inclinazione ad azioni criminose e\o condannabili oppure sensazioni o pensieri di contaminazione sono valutate come reale segno di malattia. Tale interpretazione induce disagio nella persona e stimola tentativi di allontanamento del pensiero inaccettabile e rituali compensativi, che a loro volta in realtà inducono ulteriore disagio e ripetizione di atti compulsivi:
EVENTO ATTIVANTE > OSSESSIONE > INTERPRETAZIONE ERRONEA > ANSIA > COMPULSIONE
=
RIDUZIONE TEMPORANEA DEL DISAGIO MA PEGGIORAMENTO A LUNGO TERMINE DEI PENSIERI OSSESSIVI E DELL'ANSIA ASSOCIATA.
ES. CONTATTO CON OGGETTI DI USO PUBBLICO > "POSSO CONTRARRE L'EPATITE" > ANSIA > LAVAGGIO RIPETUTO E COMPULSIVO
=
RITUALI DI LAVAGGIO SEMPRE PIU' FREQUENTI ED INVALIDANTI
COME FUNZIONA LA TERAPIA: l'intervento psicologico consiste sostanzialmente nell'aiutare il cliente in un percorso graduale di modificazione delle interpretazioni erronee e nell'estinzione dei comportamenti compulsivi. Infatti, ad oggi la terapia di maggiore efficacia, così come risulta dalle ricerche scientifiche in materia, consiste nella ERP (Esposizione con Prevenzione della Risposta) che consiste nel fronteggiare gradualmente le situazioni temute senza mettere in atto comportamenti compulsivi, fino a giungere ad un'abitazione e quindi riduzione/estinzione della sensazione ansiosa.